lunedì 16 novembre 2015

Imagine all the people, living life in peace

Sono ancora sotto shock. Sto scrivendo questo due giorni dopo uno dei più grandi attacchi che siano mai avvenuti in Europa e , davvero, non volevo che fosse questo il primo post che scrivo dopo due anni.
Ma è uno di quei momenti in cui ho bisogno di scrivere per lasciare andare tutto, perchè non riesco ancora a credere che il mondo sia così malato.

L'Isis, o come preferisco chiamarli io "bestie", ha colpito ancora. E ho paura.
Quattro attacchi a Parigi, tanto per cambiare, per un totale di 132 morti.

E allora mi sono fermata a pensare.

Ho messo "Imagine" ha ripetizione e ho pensato a un paio di cose. Ho pensato a John Lennon e a come volesse che il mondo fosse un posto migliore.

"Imagine all the people, living life in peace"

Ho pensato a come questa canzone sia ancora così fottutamente attuale, purtroppo.
Ma ho pensato anche a quelle 132 anime che se ne sono andate.
Ho pensato a Valeria, una collega. Una ragazza che voleva rendere il mondo un posto migliore.
Ho pensato ad ogni singola anima che ci ha lasciato. A come prima di uscire devono aver salutato le loro persone care, andando a un concerto, o fuori a cena.

Ma poi non sono tornati.

Alla fine ho pensato anche a questo cancro e come , alla fine, sia solo un problema di errata interpretazione. Perchè ci sono ragazzi di fede islamica, praticanti, che interpretano il corano come deve essere letto.
E poi ci sono queste bestie che interpretano la religione come meglio credono, nascondendosi dentro a essa per compiere tutto questo.

Ma in nome di chi, mi chiedo. Ho iniziato a credere che non esista un Dio, da quando persone si giustificano compiendo tutto questo in suo nome.

E mentre io scrivo questo post, che avrà anche poco valore, mi viene in mente il buon John e la sua " Imagine" e a come il mondo ha bisogno di ragazzi che imbracciano strumenti musicali e improvvisano concerti di fronte al Bataclan, piuttoso che mitra.

Jessica


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